LowLow – Scusate Per Il Sangue lyrics

Volevo solo essere il migliore in questa merda,
il rapper più malato che sia nato sulla terra.
E finché non mi ammazzano o mi mettono in prigione,

per questi succhia cazzi non c’è competizione.

Questo è il mio stupido sogno, so che oggi è un nuovo giorno
per cambiare, porca puttana, per migliorare quello che ho attorno.
Se mi parli non ti rispondo, non ho niente da dire.
Puoi soltanto risalire
dopo che hai toccato il fondo.
Vuoi la mia storia? Te la racconto.
Sono figlio di due intellettuali.
Buona famiglia, niente problemi, tranne i miei rituali
ossessivi.
Che a 6 anni mi hanno portato dal mio primo analista,
la mia vita era come un tunnel, la luce mi tolse la vista.
La più totale inibizione nel comunicare con gli altri,
ho sempre saputo di essere diverso dai miei compagni.
“Posso uscire dalla classe?”
E uscivo dall’infanzia.
Aspettavo un imprevisto che mi salvasse, che mi elevasse.
Poi, boom! Ho scoperto il rap, sono esploso al mio primo contest.
Non c’è niente che può fermarmi, con le parole sono il più forte.
Ringrazio Tarek, ringrazio Gem, ringrazio MadMan, ringrazio Secco.
Io sarei niente probabilmente, mi hanno insegnato ad andare a tempo.
Poi le proposte, la scelta di Honiro, capogiro
e le majors, tremano tutte, le teniamo sotto tiro.
Ora che sai tutto di me, sai che mi rimbalza il tuo odio.
Dì qualcosa che gli altri non sanno o appendi il microfono al chiodo!

Finché mi batte il cuore, finché reggono le gambe,
scrivo la mia storia col sudore e con il sangue.
E non puoi più fermarmi, ora il mio nome è troppo grande
è il mio stupido sogno, l’unica cosa importante.
Finché avrò questa voce, finché avrò la mia arte
sarà sempre MS.
Voi scusate per il sangue.
Non puoi più fermarmi, ora il mio nome è troppo grande;
la gente vuole noi perché il dolore è interessante.

Volevo solo essere il migliore in questa merda,
il rapper più malato che sia nato sulla terra.
E finché non mi ammazzano o mi mettono in prigione,
per questi succhia cazzi non c’è competizione.

Io non so se sto rincorrendo un sogno,
o scappando da un incubo
sai, so solo che ne ho bisogno.
Se questo sia il senso di ogni cosa,
o una bugia meravigliosa;
so solo che mi ha cambiato, come questa strofa.
Innamorato del dolore,
l’ho inseguito in ogni dove;
mi ha promesso protezione,
poi mi ha tradito e rapito il cuore.
Non ho più le forze,
dico soltanto che non ce la faccio.
Anestetizzo qualsiasi emozione,
la depressione mi ha preso in ostaggio
e non penso voglia lasciarmi, c’è qualcosa dentro che mi sbrana.
La realtà mi sta lontana,
mi sento perso;
cerco me stesso dentro gli altri.
Poi il tempo passa,
ma ad un certo punto ho detto “adesso basta che così si muore”.
Devo fare qualcosa per cambiare,
quindi ho ripreso le forze ed ho scritto questa canzone.
Finché avrò questa penna fra le dita,
sarò io a decidere di scrivere quando è finita.
Non mi paralizzo, riscrivo il mio destino,
dall’inizio fino all’ultima riga,
la competizione che mi tiene in vita.
Sono ancora qua, ed i miei occhi nel buio
sono come quelle stelle delle più belle notti di giugno.
Sono ritornato un mostro,
ma c’è pure chi dice che sono più stronzo;
solamente perché questo Rolex copre quella cicatrice sul polso.
No, questo non ve lo permetto.
Capitano di una nave fantasma,
io proseguo questo viaggio maledetto!

Finché mi batte il cuore, finché reggono le gambe, scrivo la mia storia col sudore e con il sangue.
E non puoi più fermarmi, ora il mio nome è troppo grande è il mio stupido sogno, l’unica cosa importante.
Finché avrò questa voce, finché avrò la mia arte sarà sempre MS.
Voi scusate per il sangue.
Non puoi più fermarmi, ora il mio nome è troppo grande; la gente vuole noi perché il dolore è interessante.

Finché mi batte il cuore, finché reggono le gambe, scrivo la mia storia col sudore e con il sangue.
E non puoi più fermarmi, ora il mio nome è troppo grande è il mio stupido sogno, l’unica cosa importante.
Finché avrò questa voce, finché avrò la mia arte sarà sempre MS.
Voi scusate per il sangue.
Non puoi più fermarmi, ora il mio nome è troppo grande; la gente vuole noi perché il dolore è interessante.

(Grazie a Beatrice per questo testo)

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